Le Tre Parolacce Inglesi Più Frequenti… E Altro

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Perché si dicono le parolacce in inglese e in altre lingue? Si tratta di un modo per tentare di alleviare il dolore fisico o per dare sfogo alla propria frustrazione.

Normalmente, le taboo words appartengono alla sfera religiosa e sessuale. Se nei paesi cattolici sono le bestemmie a essere considerate le parole più offensive, nei paesi anglosassoni sono invece i termini legati al sesso a provocare le reazioni più scioccate.

Parolacce Inglesi

Parolacce Inglesi

In maniera alquanto ipocrita e falsamente buonista – d’altra parte siamo in Italia – i corsi e gli insegnanti tralasciano spesso la spiegazione delle parolacce inglesi. In realtà, conoscerle è fondamentale – dico sul serio, credetemi – in quanto è stato riscontrato che all’interno di una conversazione che tratti argomenti di vita quotidiana la frequenza con cui vengono usate le taboo words è talvolta superiore all’ 1%, percentuale addirittura superiore a quella di parole quali I, you o we. Sembra dunque che i formalismi vadano superati e che sia molto importante conoscere queste parole tanto quanto le regole di pronuncia o di grammatica.

Al primo posto in un’immaginaria Top 3 delle swearwords si piazza senza alcun dubbio cunt, termine considerato molto volgare che letteralmente indica l’organo genitale femminile, ma in realtà può essere usato come grave insulto da rivolgere una persona. Se per caso, quindi, sentiste qualcuno che vi si rivolge apostrofandovi con tale colorito insulto, preceduto magari da fucking, dovreste con ogni probabilità dubitare che il vostro interlocutore abbia in mente qualcosa di carino per voi…

Il che ci conduce, rimanendo sempre nella sfera sessuale, a fuck, da cui fucking, aggettivo che può essere usato un po’ dove si vuole per dare una certa “enfasi” a quanto si sta dicendo. Fuck è un termine non propriamente oxfordiano o da salotto della Belle époque che si riferisce all’atto della copulazione, ma viene spesso usato anche per imprecare all’interno di una situazione spiacevole o sfavorevole. Memorabile è l’inizio del film britannico Quattro Matrimoni e un Funerale in cui i protagonisti, accortisi di non aver sentito la sveglia e di essere in clamoroso ritardo per un matrimonio nel quale devono fare da testimoni, esclamano Fuck! per una buona decina di volte in preda all’ansia. Similmente, se la persona con cui state parlando formula la domanda: What the fuck o What the hell? – “Ma che diavolo…?”significa che si trova davanti a qualcosa che non la convince in maniera totale…

Un altro termine che mi sento di inserire di diritto nella Top 3 è shit, versione un po’ meno aristocratica di excrement o faeces, con quest’ultima che peraltro non deve essere confusa con faces, “facce”. Come nel caso precedente, Shit! o anche Holy Shit! sono esclamazioni piuttosto comuni in situazioni avverse.

Così come accade in italiano, le four-letter words – “parole da quattro lettere” perché la maggior parte delle parolacce inglesi sono composte da quattro lettere – inglesi possono essere sostituite da versioni più attenuate equivalenti più o meno alle nostre “Porca pupazzola”, “Mercoledì”, “Cacchiolino”, ecc.

Accade così che fucking diventi effing, fecking, o frigging oppure che cunt sia The C-word o che shit diventi shoosh. In ambito religioso, Jesus viene sostituito dall’esclamazione – non è una bestemmia, vorrei chiarirlo – Jeez! o anche Jeepers creepers, mentre God! diventa Gosh!

Si possono fare tanti altri esempi di parolacce in inglese ma – Gosh! – questo articolo è già lungo a sufficienza. Appuntamento alla prossima, stay tuned (non è una taboo word, ma solo un saluto)!

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