Cos’è la Magna Carta?
Il nome originale latino
Cos’è la Magna Carta (il cui nome originale latino è Magna Charta Libertatum, ovvero Grande Carta delle Libertà)? La Magna Carta è, nell’immaginario collettivo, un documento di fondamentale importanza nella storia dei diritti umani. Per tale motivo, sebbene la Magna Carta sia stata redatta nel 1215, essa riveste ancora al giorno d’oggi un valore simbolico di grande rilevanza.
Esistono quattro originali della Magna Carta. Particolarmente noto è quello conservato a Salisbury, in una delle cattedrali più visitate e conosciute di tutto il territorio britannico in quanto uno dei più luminosi esempi di architettura gotica inglese.
Cos’è la Magna Carta? La storia del documento
King John, in italiano conosciuto come il re Giovanni Senzaterra e noto per non fare una gran bella figura nel romanzo storico Ivanhoe di Walter Scott, aveva imposto un pesantissimo peso fiscale, ai limiti della sopportabilità, per trovare le risorse finanziarie necessarie per le sue guerre.
A fronte di quello che consideravano un sopruso, alcuni baroni del suo regno, si ribellarono al re, scatenando un conflitto che ebbe termine soltanto nel momento in cui di siglato un trattato di pace. Indovinate quale? La Magna Carta, appunto!
A questo punto vi chiederete: se i protagonisti della vicenda erano inglesi, perché allora scrivere un documento in latino? In realtà, quella era la prassi dei tempi non solo in Inghilterra, ma in tutto l’Occidente europeo. Il latino, infatti, era la lingua dotta, della legge, del clero, della religione. L’inglese parlato dalla gente comune, invece, ancora lontano dalla forma che ha assunto oggi, era solamente usato nelle faccende della vita quotidiana ed esisteva perlopiù a livello orale.
La Magna Carta è strutturata in 63 articoli. Se alcuni possono apparire contenutisticamente osboleti, altri hanno invece una grande attualità. Un esempio? Un punto chiave della Magna Carta stabilisce che, se non si ha avuto diritto a un regolare processo, non si può essere messi in carcere. Oggi la cosa ci sembra scontata, ma ai tempi l’introduzione di tale articolo rappresentava una novità assoluta.
Leggiamo infatti sul documento che: “Nessun uomo libero sarà arrestato o incarcerato… se non a seguito di un processo regolare da parte dei suoi pari o secondo la legge del paese.”
Da King John… al rap dei giorni nostri!
Come si diceva prima, la Magna Carta nel corso del tempo ha avuto un’enorme influenza sullo sviluppo dei diritti umani, nonostante i contesti storici, sociali e politici estremamente variegati che si sono succeduti dall’anno della sua redazione.
Quando prima leggevamo il riferimento agli “uomini liberi”, per esempio, non dobbiamo pensare alla totalità degli uomini e delle donne nella società. Anzi, tali “uomini liberi” erano una minoranza davvero esigua, peraltro di sesso maschile. Qual è allora il merito della Magna Carta? Quello non indifferente di aver introdotto il principio dell’uguaglianza – seppur limitata ai pochi “pari”, come illustrato prima – davanti alla legge. Essa ha quindi fornito una base solida per le successive dichiarazioni relative ai diritti umani.
Vediamo alcuni esempi. Il famoso Bill of Rights adottato negli Stati Uniti d’America nel 1791, 15 anni dopo la Dichiarazione di Indipendenza americana, ha preso spunto dalla Magna Charta del 1215. Esso asserisce la libertà di culto e di parola – se essa esista davvero e si concretizzi nei fatti, è una considerazione che lasciamo al lettore.
Nel XVIII secolo la Magna Carta e i suoi principi vennero impugnati in difesa della libertà di stampa e contro la censura sul suolo britannico, in un periodo nel quale il re poteva imprigionare senza processo giornalisti e scrittori considerati sovversivi. Sempre nello stesso secolo, il movimento britannico dei Chartists chiese l’estensione del diritto di voto basandosi sui principi espressi nella Magna Carta.
Un altro documento importante ispirato alla Magna Carta è la la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948. In tale occasione, Eleanor Roosevelt, vedova dell’ex presidente americano Franklin D. Roosevelt, passato alla storia per il New Deal, affermò che la Dichiarazione Universale sarebbe stata la Magna Carta internazionale dei diritti dell’umanità…. Un passo in avanti gigantesco, come si vede, rispetto a un documento riservato ai pochi “pari” del regno di Giovanni Senzaterra!
Tuttavia, come spiegato brillantemente in questo bellissimo video di The British Library, non in tutte le epoche la Magna Carta ha avuto la popolarità di cui gode oggi. William Shakespeare, il più grande drammaturgo inglese, non la cita nemmeno una volta nel suo King John. King Charles II, nel XVII secolo, era invece libero di imprigionare gli oppositori, in barba a quanto scritto sulla Magna Carta.
La Magna Carta è così arrivata fino ai giorni nostri, ispirando addirittura un album di un famoso rapper statunitense, Jay-Z (il marito di Beyoncé, per fare un po’ di gossip), autore di Magna Carta Holy Grail.…
Il che ci riporta alla risposta alla domanda iniziale su cos’è la Magna Carta. Sicuramente è un documento del 1215, ma il suo significato riesce ad andare aldilà dei confini del tempo!