Canzoni in Inglese: Parallelismi tra i Creedence e i Politici Italiani

 In Come Imparare l'inglese con le canzoni e i film

Lo sappiamo ma forse dovremmo ricordarcelo con maggiore frequenza: Stati Uniti non vuol dire soltanto capitalismo sfrenato e politiche imperialistiche.

Canzoni in Inglese: I Creedence e i Politici Italiani

Canzoni in Inglese: I Creedence e i Politici Italiani

“Il mondo arabo separa la politica americana dal popolo americano, che invece rispetta.” Le parole del prof. Jack Shaheen possono essere applicate anche al di là dei paesi arabi per descrivere un sentire comune proprio anche del nostro paese italiano nei confronti degli USA. Chi ama la musica non può rimanere indifferente verso il contributo immenso dato dagli artisti di Oltreoceano non solo a livello puramente musicale ma anche in termini più ampi di cultura di democrazia e libertà.

Uno dei pezzi che esprimono l’esigenza di maggiore giustizia e uguaglianza è Fortunate Son, dei Creedence Clearwater Revival, storica band i cui successi sono iniziati negli anni Sessanta. Eccone un passaggio:

Some folks are born to wave the flag,
Ooh, they’re red, white and blue.
And when the band plays “Hail to the Chief”,
Ooh, they point the cannon at you, Lord,

It ain’t me, it ain’t me, I ain’t no senator’s son, son.
It ain’t me, it ain’t me; I ain’t no fortunate one, no,

 

 Alcune persone sono nate per sbandierare la bandiera

Oh, sono rossi, bianchi e blu.

E quando la band suona Hail to the Chief,

Oh, il cannone lo puntano addosso a te, Signore.

Non sono io, non sono io, non sono il figlio di un senatore.

Non sono io, non sono io, non sono uno di quelli fortunati.

 

E’ interessante notare l’uso di ain’t, forma contratta che può essere usata al posto di aren’t o di isn’t e am not, come in questo caso. Le due strofe sembrano scritte apposta per il film Fahrenheit 9/11 del documentarista americano indipendente Michael Moore e per la sua denuncia delle incoerenze e delle nefandezze dietro all’intervento “preventivo” anti-terrorista in Medio Oriente. In seguito all’autorizzazione a procedere da parte del Congresso degli Stati Uniti nei preparativi alla guerra, Moore decise di chiedere ad alcuni dei deputati e senatori che avevano votato a favore se sarebbero stati disposti a far andare in guerra i loro figli. In tutta risposta, gli intervistati cercavano di cambiare discorso, evitavano la domanda o se ne andavano con la coda tra le gambe.

Cose da americani, si penserà. In realtà un altro episodio à la Fortunate Son si è registrato a Malpensa pochi giorni fa, quando il Ministro dell’Agricoltura Nunzia De Girolamo (ex-PDL) e il marito Francesco Boccia, deputato del PD, hanno trovato ad attenderli a Malpensa una fila di mezzi della Forestale e di auto blu, usate per accompagnare non solo i due consorti, ma anche un gruppo di amici dei due politici vacanzieri . Alla domanda se fosse necessario tale dispiegamento di forze, il Ministro ha riposto: “Lei lo sa che ho una bambina di un anno?” Al resto dei passeggeri e ai loro figli non è rimasto da fare altro che mettersi in coda per una navetta o un taxi e cantare i Creedence: It ain’t me, it ain’t me, I ain’t no senator’s son, no.

 

Post recenti

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.